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Non è stata solo una Risottata di solidarietà, che ha portato in Hospice ben 11mila euro di beneficenza. E’ stata anche un’occasione per la Cargill, azienda multinazionale che ha organizzato uno degli eventi più importanti per La Casa di Iris, per fare informazione sul cibo che arriva sulle nostre tavole. Nel corso della giornata, infatti, i volontari della Cargill hanno spiegato agli oltre 900 intervenuti le proprietà del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, le tecniche per cucinare un risotto gustoso ma soprattutto sano e l’importanza delle materie prime. Giuseppe Faimali, coordinatore della brigata che dalle 6 del mattino ha allestito il campo di cucina, nel consegnare l’assegno simbolico all’Hospice “La Casa di Iris”, tiene a ricordare tutti coloro che, volontariamente, hanno contribuito a realizzare un evento di simile portata: dal Caseificio di Luigi e Mario Vighi che ha offerto Il Parmigiano, ai Caseifici Stallone di Villanova, Casa Nuova, famiglia Ruperti e Santa Vittoria che hanno donato il Grana Padano. La coppa è stata offerta dal Salumificio Val d’Ongina e il salame dal Salumificio Savi di San Polo». Il burro è stato offerto da Valcolatte di Pontenure e dal Caseificio Valtidone. Dulcis in fundo, 30 chili di fragole fresche regalate dal Carcere delle Novate con cui i volontari hanno realizzato 20 chili di marmellata. Quella di maggio è stata la seconda edizione della Risottata e, oramai, si punta a consolidare la tradizione: «Ci sono degli appuntamenti che, ogni anno, diventano irrinunciabili. Uno di questi è proprio la risottata. Nata dall’idea di cinque amici cuochi per diletto, non avrei mai immaginato della dimensione che avrebbe preso questa iniziativa – sottolinea il presidente della Fondazione ”La Casa di Iris” Sergio Fuochi. Io non smetterò mai di ringraziare tutti i volontari che, ogni giorno, con una generosità che non ha eguali, ci consentono di avere le risorse necessarie per mantenere i livelli qualitativi di servizio ad oggi da tutti riconosciuti».